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Flora del Vulture: Rosa canina

4 aprile 2020

Oggi ci occuperemo della Rosa canina.
La Rosa canina appartiene alla famiglia delle Rosaceae e si presenta come un arbusto spinoso, alto 100 – 200 cm con radici profonde. Ha fusti legnosi e glabri ma ricoperti di spine robuste. Le foglie caduche sono composte da 5-7 foglioline ovali o ellittiche con margini dentati. I fiori, rosati o bianchi hanno grandi petali e sono poco profumati. La pianta fiorisce nei mesi di maggio e giugno. I suoi frutti, “cinorrodi”, sono bacche ovoidali o rotonde, carnose e piene di semi urticanti, di colore rosso intenso che raggiungono la maturazione nel tardo autunno. I piccoli frutti sono dei veri e propri concentrati di Vitamina C (fino a 50-100 volte superiore rispetto alle arance e limoni), perciò contribuiscono al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo (100 gr di bacche contengono la stessa quantità di vitamina C di 1 kg degli agrumi).

La specie è diffusa in una vasta area nelle zone temperate di tutto il mondo. Cresce in campagna e in collina fino ai 1500 mt di altitudine. Si trova con facilità in siepi, radure, macchie, lungo i sentieri. Si adatta a qualsiasi terreno purché ben azotato e soleggiato. Sul Vulture la troviamo lungo i sentieri o nelle zone non coltivate in cui ci sono prati e pascoli.

Questa pianta deve l’appellativo botanico “canina” a Plinio il Vecchio, che raccontava di un soldato romano, morso da un cane, guarito dalla rabbia grazie all’assunzione di un decotto delle radici di questa pianta.

Nel Medioevo era comunemente usata in rimedi tradizionali per problemi alle vie respiratorie, e i frutti erano molto popolari nei dolci. Il suo impiego ha avuto un ruolo importante nella fornitura di Vitamina C ai bambini britannici durante la seconda guerra mondiale in sostituzione della fonte normale degli agrumi. L’azione vitaminizzante si lega a quella antiossidante dei bioflavonoidi, contenuti nelle polpa e nella buccia delle bacche, che agiscono insieme alla Vitamina C rendendo più fluida la circolazione sanguigna. Questo benefico effetto sulla qualità del sangue è dovuto alla sua capacità di favorire l’assorbimento del calcio e del ferro nell’intestino, equilibrando il livello di colesterolo e contribuendo alla produzione di emoglobina; inoltre rende attiva la vitamina B9 (acido folico) dal leggero effetto antistaminico. Per questo oggi la Rosa canina è un ottimo rimedio nella prevenzione di allergie e nella cura di rinite, congiuntivite e asma da pollini. E’ consigliata come antinfiammatorio nelle affezioni infantili come tonsilliti, rinofaringiti, otiti, tosse e raffreddore di origine infettiva.

E’ un eccellente tonico per fronteggiare l’esaurimento e la stanchezza, aiuta a sconfiggere lo stress, stimola l’eliminazione delle tossine (acidi urici che provocano gotta e reumatismi) attraverso la diuresi. Le bacche hanno un’azione astringente dovuta alla presenza di tannini, utili in caso di diarrea e coliche intestinali.

Si possono utilizzare vari preparati sotto indicazioni dell’erborista ed anche del medico se contemporaneamente vengono usati farmaci di sintesi per curare altre patologie.

In erboristeria quindi troviamo la tintura madre per curare raffreddore e influenza, petali e bacche secche da utilizzare negli infusi per problemi legati alla gola e alle vie aeree.

I nostri nonni usavano le bacche, opportunamente ripulite dagli acheni urticanti, per fare delle caramelle o una volta mature per farne un ottima marmellata. Anche i petali della rosa venivano usati per tisane o per fare l’elisir. Oggi dalla rosa canina si ottiene un ottimo miele.

Mariantonietta TudiscoVisualizza tutti i Posts

Mariantonietta è una persona eclettica e sognatrice, ama la Natura e vivere all'aria aperta. Ha tante competenze e si è sempre ben espressa in ogni ambito lavorativo che ha richiesto lavoro di equipe. Si occupa di progettazione ambientale per il pubblico ed il privato, di agriturismo e fattorie didattiche, di consulenza alle imprese, agli enti o agli agricoltori, di formazione post diploma con enti accreditati, di animazione del territorio e proposte di itinerari. Negli ultimi anni propone il Vulture-Melfese come territorio da vivere esplorare con escursioni, hiking, corsi di escursionismo di base, corsi benessere, corsi yoga

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