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Flora del Vulture: l’Agrifoglio

4 aprile 2020

Oggi parliamo dell’agrifoglio, una pianta associata al Natale e all’inverno perchè molto decorativa per via delle sue bacche rosse. L’agrifoglio è una pianta sacra: nel passato veniva usata per scacciare la sfortuna dalle case, gli spiriti maligni e le maldicenze della gente. Oggi le sue foglie vengono utilizzate per creare ghirlande, decorare le case e abbellire le tavole in particolare nel periodo natalizio mentre le sue bacche si usano perchè simbolo di fertilità. I primi utilizzi di questa pianta risalgono all’Irlanda dove anche le famiglie più povere potevano permettersi di utilizzarlo per decorare le proprie abitazioni. I pagani celebravano la rinascita del sole al solstizio d’inverno. L’agrifoglio è uno dei componenti della bacchetta magica acquistata da Harry Potter prima di entrare a far parte della scuola di magia di Hogwarts.

Sul Vulture è presente maggiormente nelle faggete ma anche a Monticchio facendo una semplice passeggiata intorno al lago piccolo è possibile ammirarla. Cresce come arbusto sempreverde con fusti ramificati e in natura può raggiungere i 10 metri di altezza come arbusto e 20 metri come albero, dipende sempre dall’ecosistema. Ad esempio al bivio un pò più su di “Fontana dei faggi”, partendo da Monticchio laghi, si trova una piana dove l’agrifoglio è protagonista e si vede chiaramente che c’è una pianta madre alta oltre i 10 metri ed intorno piante di diverse dimensioni per la differenza di età. Qualcuno ha pensato bene di metterci anche un tavolo con delle panche così che si possa ammirarle. Il suo nome botanico è Ilex aquifolium ed è una pianta appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae. Si tratta di un arbusto dioico su cui sono presenti i fiori maschili e femminili in maniera distinta, ha chioma piramidale, corteccia liscia grigia e rami verdastri. Solo i fiori femminili daranno le drupe, cioè le bacche dal caratteristico color rosso brillante. Le foglie, di colore verde scuro lucente, sono molto decorative. Mentre quelle sui rami bassi sono a margine dentato e pungenti, quelle sui rami alti hanno margine liscio: questo dipende da un meccanismo di autodifesa della pianta nei confronti degli animali. I fiori di questa pianta sono persistenti e molto duri, riuniti in mazzetti, sono composti da 4 petali, piccoli di colore bianco o con sfumature di rosa i femminili e gialli i maschili ed hanno la caratteristica di essere unisessuali. Sbocciano verso la fine dell’estate e durante l’autunno la pianta femminile produce un copioso numero di bacche rosse. La caratteristica di questa pianta sono gli aculei delle foglie. Esistono anche esemplari con foglie variegate ma solo nei giardini. La pianta preferisce luoghi semi ombreggiati, resiste al caldo e non teme le temperature rigide, predilige il terreno acido a quello argilloso.

Le sue bacche rosse sono velenose per l’uomo ma molto appetibili per gli uccelli. Tuttavia, nonostante la pianta sia tossica (le bacche contengono l’ilicina), è usata raramente in fitoterapia per le sue proprietà diuretiche e febbrifughe. Sembra inoltre che abbia effetti simili alla serotonina.

Con i fiori si possono invece realizzare estratti curativi. Le essenze floreali all’agrifoglio sembra che agiscano a livello emotivo, stimolando generosità e capacità di comprensione, rientrando tra i fiori di Bach con la denominazione “Holly”. Con le foglie si possono fare decotti per combattere la tosse o la diarrea o l’itterizia. Il decotto con le radici è un ottimo diuretico e febbrifugo. Tannini e pectine conferiscono a tisane e decotti il tipico gusto dolce e marcato e un’azione tonificante simile a quella della caffeina. Le radici vanno prelevate in autunno. Le foglie, invece, vanno raccolte nel tempo balsamico prima che avvenga la fioritura, in aprile e in maggio. Si devono asportare dalla pianta di agrifoglio le foglie di colore verde scuro ed evitare di cogliere quelle più chiare, troppo giovani e con proprietà curative molto limitate. Le foglie e le radici si fanno seccare in un luogo asciutto e possibilmente buio e poi le si conservano in sacchetti di tela o in quelli di carta da pane.

Mariantonietta TudiscoVisualizza tutti i Posts

Mariantonietta è una persona eclettica e sognatrice, ama la Natura e vivere all'aria aperta. Ha tante competenze e si è sempre ben espressa in ogni ambito lavorativo che ha richiesto lavoro di equipe. Si occupa di progettazione ambientale per il pubblico ed il privato, di agriturismo e fattorie didattiche, di consulenza alle imprese, agli enti o agli agricoltori, di formazione post diploma con enti accreditati, di animazione del territorio e proposte di itinerari. Negli ultimi anni propone il Vulture-Melfese come territorio da vivere esplorare con escursioni, hiking, corsi di escursionismo di base, corsi benessere, corsi yoga

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