La polmonaria, Pulmonaria officinalis L., è una pianta della famiglia delle Boraginacee. Chiamata “officinalis” da Linneo in quanto usata nelle farmacie dell’epoca per la cura della tosse e delle malattie del petto. Nel Vulture la troviamo nelle zone del sottobosco perchè predilige l’ombra, i luoghi umidi di boschi di latifoglie, le siepi, le radure fino a 1500 metri di quota. A Monticchio laghi ci sono zone dove è particolarmente presente.
Pianta perenne dall’aspetto peloso ha un fusto semplice ed eretto. Presenta una rosetta di foglie basali ellittiche mentre le foglie superiori presentano macchie bianche sulla pagina superiore. I fiori sono riuniti in gruppo in un primo momento di color rosa, quindi violacei ed azzurri dopo l’impollinazione: la fioritura, a partire da marzo, stupisce ogni anno perchè precede tutte le altre.
Questa pianta non è solamente attraente ed utile ma è sorprendentemente resistente. Per via della composizione chimica, caratterizzata dalla presenza di mucillagini e saponine, questa pianta effetto emolliente, espettorante e tossifuga. L’infuso ottenuto dalle foglie viene usato nel trattamento delle malattie polmonari. La polmonaria ha anche proprietà diuretiche, toniche, lenitive, astringenti e sudorifere. Questa pianta viene ampiamente utilizzata come rimedio naturale per la bronchite ed altre affezioni dell’apparato respiratorio, per l’emorroidi, per i malanni di stagione, per le dermatosi e i mal di gola. Le foglie sono particolarmente ricche di sali minerali, vitamina A e mucillagini utili a proteggere il cavo orale e favorire la digestione.
Per uso culinario la pianta va raccolta tra aprile e maggio ed essiccata in zone ombrose e ventilate. Le foglie sono usate come integratori alimentari e tisane. Il sapore è leggermente amaro ma si mangiano sia crude, in insalata finemente tagliate, che cotte, in minestroni e zuppe. Le foglie possono anche essere usate per ripieni di ravioli o per fare salse di accompagnamento ai primi piatti.