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Flora del Vulture: l’Alloro

10 maggio 2020

L’alloro, Laurus nobilis L., è una pianta aromatica e officinale appartenente alla famiglia Lauraceae. L’ampia diffusione spontanea in condizioni naturali ha fatto individuare uno specifico tipo di macchia: la macchia ad alloro o Lauretum. I Greci pensavano che le sue foglie avessero il potere di trasmettere il dono della divinazione, di allontanare la malasorte e le malattie contagiose. A Delfi, sede dell’oracolo di Apollo, i sacerdoti del dio e la pizia masticavano o bruciavano foglie di alloro per stabilire la comunicazione con gli Dei e dormivano su materassi fatti di strati dei suoi fuscelli, per favorire i sogni premonitori. Nel mito raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi, la ninfa Dafne fu il primo amore del dio Apollo: si narra che la giovane per sfuggire al corteggiamento del dio si fece trasformare dalla madre Gea in una pianta di alloro. Anche a Roma era considerato il segno del trionfo, tanto che i generali vittoriosi ne indossavano una corona fatta con le sue fronde, quando venivano festeggiati sul Campidoglio. Si narra, infatti, che fu Giove stesso a donarla a Cesare per celebrare le vittorie dell’imperatore. Il lauro è spesso citato nel Canzoniere di Petrarca e nell’opera, Laura, la donna amata dal lirico, viene in parte assimilata a Dafne, riprendendo il mito di Apollo.

Nella tradizione popolare, invece, introdurre una foglia di alloro nella federa del cuscino, fa sì che si avveri il sogno di quella notte. In Italia è tradizione far indossare una corona d’alloro a tutti i neolaureati.

L’Alloro si presenta in forma di arbusto sempreverde di varie dimensioni ma potrebbe anche raggiungere 10 m di altezza. Ha rami sottili e glabri che formano una densa corona piramidale. Il legno della pianta è aromatico ed emana il tipico profumo delle foglie. Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra. Le foglie, sono verde scuro, ovate, coriacee, lucide nella pagina superiore e opache in quella inferiore, sono inoltre molto profumate. L’alloro è una pianta dioica, porta fiori unisessuali in due piante diverse, una con i fiori maschili e una con i fiori femminili, che portano poi i frutti. I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera, generalmente in marzo-aprile. I frutti sono drupe nere e lucide con un solo seme e le bacche maturano a ottobre-novembre. L’impollinazione è principalmente entomofila.

Si utilizzano le foglie e se ne possono fare vari usi: in cucina, per aromatizzare carni e pesci, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi, per preparare decotti rinfrescanti e dalle qualità digestive o pediluvi; trattato con alcool si ricava un profumato e aromatico liquore dalle proprietà digestive, stimolanti, antisettiche, utile contro tosse e bronchite. Le foglie secche vengono utilizzate per aromatizzare i sughi e togliere acidità del pomodoro ma anche per eliminare cattivi odori quando si cucinano e brassicaceae (rape, broccoli, cime). Le foglie venivano utilizzate per preservare libri e pergamene e per preparare le classiche coroncine d’alloro.

A marzo, quando fiorisce l’alloro, soprattutto nei climi temperati freddi dove non ci sono altre fioriture rilevanti, è un’importante fonte di nettare e polline per le api.

Le foglie e le bacche di alloro contengono in diversa percentuale un olio essenziale, costituito da geraniolo, eucaliptolo, pinene, dalle proprietà aperitive, cioè stimolanti dell’appetito, digestive e carminative. Per questa ragione l’alloro viene comunemente impiegato per alleviare le coliche, i disturbi dello stomaco; favorire la digestione; per aiutare ad espellere i gas dall’apparato gastro-intestinale in presenza di meteorismo o aerogfagia.

Sia le foglie che le bacche esercitano azione diaforetica, utile per stimolare la sudorazione, in caso di febbre e stati influenzali, ed espettorante, per eliminare il catarro bronchiale in caso di tosse. Nell’uso esterno, le bacche fresche sono utilizzate per preparare l’oleolito di alloro, o olio laurinato, con effetto antinfiammatorio, emostatico e astringente, estremamente efficace per lenire reumatismi, artrite, dolori muscolari o per facilitare la ripresa dell’uso delle articolazioni dopo ingessature, contro traumi di varia natura, ecchimosi ed ematomi.

Infine l’acido laurico contenuto nelle foglie, possiede proprietà repellenti naturali contro insetti e parassiti. Per molto tempo il Lauro è stato usato come rimedio contro la peste, mentre, nel Medioevo, le foglie d’alloro erano considerate un rimedio naturale adatto a regolarizzare il ciclo mestruale. Con l’oleolito di alloro si prepara il sapone di Aleppo particolarmente adatto alle pelli delicate e a chi soffre di allergie e intolleranze ai profumi ed altri additivi, comunemente presenti nei detergenti per l’igiene personale.

Mariantonietta TudiscoVisualizza tutti i Posts

Mariantonietta è una persona eclettica e sognatrice, ama la Natura e vivere all'aria aperta. Ha tante competenze e si è sempre ben espressa in ogni ambito lavorativo che ha richiesto lavoro di equipe. Si occupa di progettazione ambientale per il pubblico ed il privato, di agriturismo e fattorie didattiche, di consulenza alle imprese, agli enti o agli agricoltori, di formazione post diploma con enti accreditati, di animazione del territorio e proposte di itinerari. Negli ultimi anni propone il Vulture-Melfese come territorio da vivere esplorare con escursioni, hiking, corsi di escursionismo di base, corsi benessere, corsi yoga

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