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Flora del Vulture: il Rovo

10 maggio 2020

Il rovo Rubus ulmifolius Schott, è una pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Si presenta come pianta arbusto perenne, sarmentosa e con fusti aerei provvisti di spine arcuate. La pianta è indicativa di terreni profondi e leggermente umidi. È considerata una infestante in quanto tende a diffondersi rapidamente e si eradica con difficoltà. Poiché è una pianta eliofila, tollera poco l’ombra degli altri alberi, pertanto si riscontra ai margini dei boschi e lungo i sentieri, nelle siepi e nelle macchie. Spesso nei boschi i rovi formano delle vere barriere intransitabili. Specialmente in associazione con la vitalba possono creare dei grovigli inestricabili a danno della vegetazione arborea che viene in pratica aggredita e soffocata. Tali situazioni sono quasi sempre l’espressione di un degrado boschivo. La pianta è utilizzata anche per delimitare proprietà e poderi, con funzioni principalmente difensive perchè si creano barriere pressoché invalicabili.

È una semicaducifoglia e molte foglie di colore verde scuro permangono durante l’inverno; le foglie sono composte e imparipennate, il margine è seghettato ed ognuna è ellittica con la pagina superiore glabra e la pagina inferiore tomentosa con peli bianchi e spine nella nervatura principale. I fiori, bianchi o rosa, sono composti da cinque petali e cinque sepali. Sono raggruppati in racemi a formare infiorescenze di forma oblunga o piramidale. Il colore dei petali varia nelle diverse varietà e la fioritura comincia a giugno. Il frutto commestibile, la mora, è composto da numerose piccole drupe, verdi al principio, poi rosse e infine nerastre a maturità in agosto e settembre, il cui gusto è variabile da dolce ad acidulo.

Le more sono un frutto poco presente sulle nostre tavole e piuttosto sottovalutato. Il frutto, annoverato tra i cosiddetti frutti di bosco, ha discrete proprietà nutrizionali con marcata presenza di vitamina C, vitamina A, vitamina K, acido folico e manganese, contiene anche grandi quantità di acidi grassi omega-3 (acido alfalinolenico) e omega-6 (acido linoleico), proteine, fibra alimentare, carotenoidi. Presenta indicazioni in erboristeria per le sue proprietà astringenti e lassative. Le more sono, inoltre, diuretiche, dissetanti e depurative. Grazie alla loro azione aiutano a mantenere pulite le arterie e sono dunque valide alleate della prevenzione cardiovascolare. Sono piuttosto ricche di fibra e quindi contribuiscono al buon funzionamento dell’intestino; contengono acido folico e aiutano a regolare i livelli di omocisteina, due sostanze importantissime soprattutto durante la gravidanza. Una carenza di acido folico e una quantità elevata di omocisteina nei primi mesi di gestazione possono infatti causare danni anche molto gravi al feto.

Si tratta di un frutto delicato, che mal si presta a lunghe conservazioni. È commercializzato per scopi alimentari al naturale e come guarnizione di dolci, yogurt e gelati, oppure nella confezione di marmellate, gelatine, sciroppi, vino e acquavite (ratafià). Le more oltre che come frutto fresco si trovano più facilmente surgelate, generalmente confezionate insieme ad altri frutti di bosco.

Nell’uso popolare, i giovani germogli, raccolti in primavera, sono ottimi lessati brevemente e consumati con olio, sale e limone, al pari di molte altre erbe selvatiche primaverili. Se raccolti quando il sole è alto, vanno lavati e lasciati a macerare in una brocca di acqua fredda tutta la notte, in modo da avere il giorno seguente una bevanda rinfrescante.

Altre funzioni delle siepi di rovo sono nella fornitura di nettare per la produzione del miele anche monoflorale e nella formazione di corridoi ecologici per specie animali.

Mariantonietta TudiscoVisualizza tutti i Posts

Mariantonietta è una persona eclettica e sognatrice, ama la Natura e vivere all'aria aperta. Ha tante competenze e si è sempre ben espressa in ogni ambito lavorativo che ha richiesto lavoro di equipe. Si occupa di progettazione ambientale per il pubblico ed il privato, di agriturismo e fattorie didattiche, di consulenza alle imprese, agli enti o agli agricoltori, di formazione post diploma con enti accreditati, di animazione del territorio e proposte di itinerari. Negli ultimi anni propone il Vulture-Melfese come territorio da vivere esplorare con escursioni, hiking, corsi di escursionismo di base, corsi benessere, corsi yoga

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