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Orto didattico ed orto sociale: una sfida del futuro.

24 gennaio 2017

L’orto didattico è una possibilità che ogni scuola, all’interno delle proprie aree verdi, potrebbe realizzare per creare un’aula verde esterna dove sarà possibile fare lezioni di scienze.

Far verificare concretamente agli alunni il ciclo biologico di piante stagionali, siano esse verdure, ortaggi o piccoli frutti, aiuterà a capire quanto può essere importante osservare i vari ecosistemi governati da altitudini, temperature, luce, acqua diversi a seconda dei vari periodi dell’anno.

E’ possibile realizzare gli orti didattici sia in piena terra che in bancali rialzati da costruire anche riciclando vecchie cassette o pedane ben impermeabilizzate: la fantasia di insegnanti e bambini qui non dovrebbe avere limiti.

Poi tutto ciò che si raccoglierà potrà servire per essere trasformato: in questo modo tutti coloro che non mangiano alcuni cibi potrebbero essere avvicinati a gustarli perché prodotti e trasformati da loro stessi. Alla fine sarà utile fare un ricettario dove riportare anche i tempi di produzione, le caratteristiche di ogni prodotto, come sono stati realizzati i piatti, le foto delle varie fasi. Sarà un modo per educare bambini ed adulti all’uso consapevole di prodotti genuini perché coltivati nel periodo giusto all’aria aperta piuttosto che in serra, senza fare trattamenti e senza dare concimi.

Si riuscirebbero ad introdurre i concetti di biodinamica, di biodiversità, di agricoltura biologica e così via rendendo, però, la lezione di scienze più pratica, più gioiosa, più colorata, più animata, più partecipata.

Anche gli orti sociali stanno diventando un’esperienza diffusa e molte aziende agricole o privati mettono a disposizione loro spazi per avvicinare persone problematiche, immigrati, anziani alla coltivazioni di aree a ciò preposte con il fine del reinserimento sociale, appunto. In questo modo con la collaborazione e il lavoro chi si sente emarginato potrà avere giuste soddisfazioni per quello che fa e produce.

Nel resto del mondo gli orti didattici abbinati ai giardini degli aromi o a piccoli roseti vengono anche realizzati sui terrazzi dei palazzi, nell’atrio delle banche, nei giardini di alcune residenze storiche perché possano essere luoghi d’incontro tra persone e soprattutto luoghi di piacere e contemplazione, magari anche durante le pause pranzo o coffee break.

Insomma il tentativo, soprattutto nelle grandi metropoli, è quello di riportare la Natura in città per dilettarsi e staccare la spina anche e solo per 10 minuti: questo mi sembra sia un ottimo obiettivo da raggiungere anche nel nostro territorio.

Quindi scuole, privati cittadini, aziende agricole, enti pubblici e privati facciamo qualcosa per il bene di tutti.

Pe info e corsi dedicati alla realizzazione di un orto contattatemi su info@mariantoniettatudisco.it

Mariantonietta TudiscoVisualizza tutti i Posts

Mariantonietta è una persona eclettica e sognatrice, ama la Natura e vivere all'aria aperta. Ha tante competenze e si è sempre ben espressa in ogni ambito lavorativo che ha richiesto lavoro di equipe. Si occupa di progettazione ambientale per il pubblico ed il privato, di agriturismo e fattorie didattiche, di consulenza alle imprese, agli enti o agli agricoltori, di formazione post diploma con enti accreditati, di animazione del territorio e proposte di itinerari. Negli ultimi anni propone il Vulture-Melfese come territorio da vivere esplorare con escursioni, hiking, corsi di escursionismo di base, corsi benessere, corsi yoga

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