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Flora del Vulture: l’Ontano nero

14 aprile 2020

L’Ontano nero (Alnus glutinosa L.) è una pianta arborea che cresce soprattutto nelle zone boschive con elevato tasso di umidità e si trova fino ai 1200 mt di quota. Gli ontani fanno parte della famiglia delle Betulaceae, a cui appartengono anche le betulle e i noccioli.

La pianta ha corteccia marrone chiaro, abbastanza ruvida, e foglie verde scuro, arrotondate, di dimensioni medie. Solitamente non raggiunge dimensioni superiori ai 25 mt. La chioma è di forma conica, inizialmente verde vivace per poi diventare scura con l’avanzare del periodo vegetativo; ha ramificazioni abbastanza regolari e rami abbastanza sottili e non troppo vigorosi. All’inizio della primavera, prima che compaiano le foglie (ovate, alterne e con margine dentato) produce amenti, maschili e femminili sullo stesso albero. Quelli femminili hanno la caratteristica di essere particolarmente duri e legnosi, ragione per cui riusciamo a distinguerli dalle altre piante della stessa famiglia. L’impollinazione avviene ad opera del vento e molto raramente tramite insetti. Per questo è considerato un’ essenza che può causare allergia che in tarda estate e in autunno lasciano spazio ai frutti, false pigne legnose di colore verde chiaro, che in autunno liberano numerosissimi semi. I frutti, una volta secchi, permangono sulla pianta per molti mesi, a volte per anni. I semi che liberano sono alati. Crescono quasi esclusivamente nelle zone umide e paludose o vicino ai corsi d’acqua, quindi ce ne sono diversi esemplari, anche di grossa taglia, sulle sponde dei laghi di Monticchio o lungo la fiumara di Atella e a Melfi lungo la strada che costeggia i vecchi mulini. Gli ontani necessitano di posizioni soleggiate, possibilmente in zone aperte, lontano dall’ombra di altri alberi. In natura gli ontani sono piante colonizzatrici, usate anche per bonificare delle aree, e tendono a farsi sopraffare da altre specie con il passare degli anni. Non temono il freddo e neanche il caldo; questi alberi hanno una crescita abbastanza rapida nei primi anni, quindi raggiungono rapidamente le dimensioni definitive. Queste piante, inoltre, come anche le leguminose, hanno dimostrato essere in simbiosi con batteri azoto-fissatori, questo le rende utili anche per migliorare la composizione chimica dei terreni in cui vengono poste a dimora.

L’ontano nero è una pianta della salute che possiede alcune interessanti proprietà curative legate e al fatto che è un antinfiammatorio naturale, un tonico naturale utile per la circolazione sanguigna. Ma fin dal Medioevo si utilizzavano le foglie per cicatrizzare le ulcere e per far abbassare la febbre, per cui viene chiamato ancora oggi anche come “china nostrana”.

Questa pianta arborea si caratterizza per la presenza di sostanze come tannini, lipidi e pigmenti: l’infuso delle foglie di questa pianta, da raccogliere in primavera e in luoghi molto esposti alla rugiada del mattino, è in grado di eliminare dal corpo quelle scorie responsabili di stanchezza, febbre, dolori e stati infiammatori generali perchè ha un’azione antibiotica. Per le donne, le foglie di ontano venivano usate per interrompere l’allattamento e per curare tumori alle mammelle. Le foglie più succulente svolgono anche un’azione stimolante sulla circolazione encefalica e miocardica e per questo motivo è indicata per potenziare la memoria e la concentrazione. Grazie alle sue proprietà, inoltre, è utile per combattere raffreddore, gengiviti, tonsilliti e faringiti. Le foglie dell’ontano nero riscaldate vengono spesso utilizzate anche come rimedio per contrastare i sintomi dei reumatismi e dell’artrite.

Esistono molte specie di ontano (bianco, napoletano, rosso) nel mondo.

L’ontano nero è oggetto di studio e ricarica per la sua attività insetticida e tossica contro alcuni parassiti, come ad esempio l’Aedes aegypti, la zanzara della febbre gialla.

Oltre a svolgere una funzione ecologica nel mantenimento degli ecosistemi fluviali, le formazioni pure o miste a ontano nero sono utili per il consolidamento delle sponde dei corsi d’acqua e ricoprono perciò un ruolo collaterale di tutela dell’ambiente contro i dissesti idrogeologici.

Sotto l’aspetto tecnologico può fornire legname da impiegare in piccoli lavori di falegnameria, di ebanisteria e per la realizzazione di pavimenti in legno. Il legno dell’ontano nero appena tagliato si presenta giallo-aranciato, ma con la stagionatura assume un colore rosso-arancio. Con la scorza di quest’albero, i cappellai e i conciapelli tingevano le loro opere in nero.

In merito alle proprietà meccaniche si presenta come un legno semiduro e omogeneo, di notevole durevolezza in sommersione. Per questo motivo, soprattutto in passato, era largamente impiegato come legname da opera per manufatti sommersi. Il legno di ontano è stato, infatti, notoriamente usato nel corso della storia dell’uomo per allestire la palificazione di sostegno delle palafitte o per realizzare manufatti idraulici. Ad esempio in questo periodo su Monticchio ne hanno tagliati tantissimi: sarebbe il caso di utilizzare quel legno per fare pontili nuovi o anche passerelle o panchine sul lungolago.

Mariantonietta TudiscoVisualizza tutti i Posts

Mariantonietta è una persona eclettica e sognatrice, ama la Natura e vivere all'aria aperta. Ha tante competenze e si è sempre ben espressa in ogni ambito lavorativo che ha richiesto lavoro di equipe. Si occupa di progettazione ambientale per il pubblico ed il privato, di agriturismo e fattorie didattiche, di consulenza alle imprese, agli enti o agli agricoltori, di formazione post diploma con enti accreditati, di animazione del territorio e proposte di itinerari. Negli ultimi anni propone il Vulture-Melfese come territorio da vivere esplorare con escursioni, hiking, corsi di escursionismo di base, corsi benessere, corsi yoga

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