La Farnia, Quercus robur L., è un albero a foglie decidue appartenente alla famiglia delle Fagacee. Essa è la specie tipo del genere Quercus. Questa pianta è caratterizzata da notevoli dimensioni e crescita lenta, come tutte le querce. La farnia è rinomata per la sua longevità. Alcuni esemplari viventi sembra superino i 1000 anni di vita e sono presenti sia in Italia che in Europa, a questi alberi padri sono legate molte leggende.
La farnia è un albero dal portamento maestoso ed elegante, come pianta isolata si presenta con una chioma espansa, molto ampia e di forma globosa e irregolare, ma nei boschi la sua chioma assume un aspetto ovale allungato, con fusto alto e dritto. Raggiunge un’altezza che va dai 25 ai 40 m. Il fusto è diritto e robusto e alla base si allarga; i rami con il passare del tempo divengono via via più massicci, nodosi e contorti. La corteccia in giovane età appare liscia, grigio-argentea mentre nelle piante adulte diviene di colore grigio-bruno, scura e profondamente fessurata in placche più piccole di quelle del cerro e più grandi di quelle del rovere. Le foglie sono decidue, alterne, glabre, di forma obovata con margini lobati e due vistose orecchiette alla base della foglia. La pagina superiore è di colore verde scuro, quella inferiore mostra un riflesso bluastro. Essendo una pianta monoica, ogni esemplare porta fiori di entrambi i sessi, molto simili a quelli delle altre querce. I fiori maschili si presentano in amenti filiformi di colore giallognolo; quelli femminili sono disposti su un lungo peduncolo. La fioritura avviene nel periodo di aprile-maggio, contemporanea con la fogliazione. I frutti sono acheni conosciuti con il nome di ghiande. Esse sono di forma ovale-allungata, con cupola ruvida e ricoperta di squame romboidali. Il colore va dal verde chiaro al marrone con il procedere della maturazione. Crescono singolarmente o a gruppi di 4 ghiande su lunghi gambi. Maturano nell’anno in settembre- ottobre.
La farnia è una pianta che ha delle caratteristiche molto interessanti. Saperle riconoscere ci aiuta a comprendere i motivi che hanno spinto il dott. Edward Bach a selezionarla come uno dei meravigliosi rimedi vibrazionali da lui scoperti: tra i fiori di Bach si presenta con il nome di Oak.